Molaggio selettivo
In alcune circostanze lo gnatologo può decidere di “limare” le cuspidi dei denti. I rapporti occlusali tra le due arcate sono definiti dall’incontro delle cuspidi per la triturazione del cibo (cuspidi di stampo) e la frantumazione del bolo (cuspidi di taglio). Lo gnatologo ha esperienza e conoscenza per decidere quando, dove, e come fare il molaggio selettivo.
Ci sono persone che, ad esempio, quando mettono alla bocca una gomma da masticare, cominciano ad accusare dolori o fastidi alle articolazioni o alla muscolatura. Altri pazienti avvertono, invece, tensioni al collo dopo aver mangiato. Tutto ciò può essere dovuto alla presenza di contatti errati tra i denti. Problematiche di questo tipo possono essere affrontate e risolte tramite il molaggio selettivo. Consiste nel rendere più efficiente la forma dei denti per consentire ai denti stessi, durante la masticazione, di funzionare con poca potenza ma con elevata efficienza. Nella maggior parte dei casi, due sedute potrebbero essere sufficienti per ottenere risultati importanti.
Il molaggio selettivo consiste nell'asportazione di superfici dentali che bloccano i movimenti di lateralità. Può essere eseguito attraverso l'impiego di striscette da stripping di turbine. Qualora le circostanze lo richiedano, si può ricorrere al molaggio selettivo anche a partire dai due o tre anni di età. Se il problema è ritenuto più grave, è possibile applicare anche del fluoro. La fresa adoperata per questa procedura è, in genere, è diamantata e a gambo corto. In sintesi, il molaggio selettivo è indicato principalmente in tre casi:
- In presenza di una doppia occlusione;
- In presenza di un trauma incisale;
- In presenza di una masticazione monolaterale.
L'obiettivo di tale procedura è di ottenere angoli masticatori funzionali e, tra di loro, identici. In caso di masticazione monolaterale non sempre si ricorre al molaggio selettivo ma si provvede ad eseguire delle piste dirette o indirette di planas per riaumentare la dimensione verticale.