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Ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2024



GNATOLOGIA



Gnatologia: che cos’è?


Lo Gnatologia è la branca medica che si occupa dello studio e della cura di tutte le patologie a carico degli organi responsabili della masticazione e delle relative funzioni, ovvero fonazione, deglutizione e postura. In particolare si occupa della cura delle articolazioni temporo-mandibolari, mandibola, mascella, lingua e denti.



Di cosa si occupa la Gnatologia?


La Gnatologia si occupa di diverse problematiche mediche quali:

  • difficoltà di apertura e chiusura della bocca;
  • dolori al viso ed al collo;
  • mal di testa da occlusione e quindi non diversamente spiegabili;
  • bruxismo;
  • incoordinazione della mandibola;
  • vertigini o senso di instabilità;
  • mal di schiena alle gambe o alle spalle;
  • morso profondo o morso aperto;
  • acufeni;
  • dolori alla mascella;
  • problemi posturali;
  • blocco della mandibola;
  • disordini o disturbi di qualsiasi genere nell'ambito dell’apertura o chiusura della bocca;



Gnatologia

Gnatologia: aree di studio



Oggi la gnatologia è divenuta, nel moderno scenario delle cure mediche, una specializzazione particolarmente importante in quanto un gran numero di problematiche e patologie a carico dell’apparato masticatorio fanno proprio riferimento a questa branca medica. In ambito medico si sente spesso parlare anche di ortognatologia, intendendo con essa una branca specialistica dell'odontoiatria che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento delle anomalie cranio-facciali e delle disfunzioni dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). Questo campo comprende la correzione delle malocclusioni dentali, dei problemi di masticazione e delle alterazioni estetiche del viso attraverso terapie ortodontiche, chirurgiche e riabilitative.



Chi e’ lo Gnatologo?


Cosa fa?


Il medico specialista della Gnatologia è indicato con il nome di Gnatologo.  E’ lo colui che si occupa di diagnosticare e curare tutte le problematiche di ambito gnatologico poc'anzi citati. Ha quindi il compito di svolgere accurate valutazioni specialistiche necessarie  per individuare e mettere in pratica opportuni percorsi terapeutici necessari per la guarigione del paziente.
Esiste sempre una stretta collaborazione operativa tra lo specialista Gnatologo ed altri specialisti di ambiti ad esso vicini tra cui il Posturologo, l’ortodonzista (che si occupa di spostare i denti per conseguire una occlusione ideale e funzionale), il chirurgo maxillo-facciale (che si occupa di risanare chirurgicamente le problematiche gnatologiche). La figura dello specialista Gnatologo non deve essere confusa con la figura dell’Odontoiatra: in realtà esiste una netta differenza tra le due figure professionali, in quanto l’Odontoiatra di occupa seppur in modo generale di tutte le problematiche relative al cavo orale.



Il percorso formativo dello Gnatologo



gnatologo percorso formativo


Il percorso formativo è indubbiamente specialistico. Questo specialista infatti ha dapprima svolto un normale percorso formativo da Odontoiatra e successivamente si è specializzato su questa branca particolare. Per quanto riguarda il percorso di formazione, in Italia non esiste ancora una normativa ed un percorso di studi ben definito. Tutto ciò rende quindi molto più difficile per gli aspiranti Gnatologi avvicinarsi a questa complessa ed affascinante specializzazione. Infatti la specializzazione si basa principalmente su corsi di formazione post-universitari privati; questa carenza pubblica formativa provoca una rarità di specialisti sul territorio nazionale. Malgrado ciò, l’Italia è universalmente riconosciuta come il Paese in cui sono presenti pochi specialisti di questo ambito ma con competenze di altissimo profilo.



Visita Gnatologica

La visita gnatologica consiste in una attenta valutazione diagnostica ed approfondita di molteplici aspetti clinici del paziente con una conseguente raccolta scrupolosa di tutte le informazioni circa la sua storia clinica. Di prassi, come per qualsiasi tipologia di visita specialistica, la raccolta dei dati storici del paziente servirà per individuare con esattezza l’ordine cronologico delle eventuali problematiche sorte nel tempo e stilare quindi un preciso quadro clinico.


La visita gnatologica serve sostanzialmente a capire se i fastidi accusati dal paziente sono in relazione con la malocclusione. La visita è fondamentale inoltre per individuare in maniera precisa ed accurato il reale rapporto di funzionamento tra mandibola e cranio oltre che l’eventuale presenza di qualsiasi problematica che potrebbe impedire questa naturale correlazione. Per tali ragioni quindi è essenziale che la visita sia condotta da un medico specialista che abbia una profonda conoscenza ed esperienze in un campo complesso come quello della Gnatologia. La visita dovrà infine necessariamente prevedere la valutazione delle eventuali documentazioni precedenti o terapie già in atto che potrebbero essere risultate, fino a quel momento, non risolutive o inadatte per la risoluzione della patologia in corso.


Vediamo ora praticamente cosa avviene nel corso di una visita gnatologica. Si procede innanzitutto nella raccolta di dati generali sul paziente e sulla sua storia clinica. Si procederà poi nella valutazione generale ed approfondita dello stato masticatorio del Paziente raccogliendo molteplici dati riguardanti la struttura mandibolare, lo stato dell’occlusione, lo stato delle articolazioni temporo-mandibolari e i movimenti in genere. La raccolta dei dati preliminari è fondamentale non solo per la stesura del piano informativo generale del paziente ma sarà indispensabile per la pianificazione del successivo trattamento terapeutico. Nella case history dei nostri centri specializzati ad esempio, sono presenti centinaia di casi in cui la disfunzione temporo-mandibolare è stata causata da semplici (seppur dannoso) precedenti trattamenti odontoiatrici quali sedute di ortodonzia, otturazioni o comunque trattamenti medici che hanno variato l’equilibrio occlusale del paziente stesso.


La fase di analisi preliminare continuerà con una valutazione complessiva dello stato dell’apparato masticatorio del paziente tramite la raccolta di altri importanti dati riguardanti i movimenti mandibolari, dei contatti occlusali e delle funzionalità articolari. Nel corso di questo step diagnostico risulteranno fondamentali i dati raccolti dallo specialista tramite il controllo diretto delle A.T.M. (articolazioni temporo-mandibolari) e dei muscoli masticatori.


Nel corso della raccolta dei dati clinici del paziente, lo Gnatologo potrebbe aver bisogno di esami strumentali o diagnostici per completare il quadro clinico generale del Paziente. Alcuni di questi esami sono, tra i più frequenti, la Risonanza Magnetica delle ATM ( o anche detta cinerisonanza delle articolazione), orto-panoramica e kinesiografia mandibolare.



Esempio di kinesiografia mandibolare

Esempio di kinesiografia mandibolare



Al termine della visita specialistica gnatologica si procederà al’attuazione del piano di trattamento appositamente studiato. Per ulteriori dettagli sulla visita gnatologica visitare la pagina sulla Visita Gnatologica.



Principali patologie trattate

Le patologie trattate dalla Gnatologia, come precedentemente indicato, sono numerose e possono essere particolarmente differenti tra loro. Andiamo quindi ad analizzare in dettaglio le principali patologie:


Bruxismo


Digrignamento dei denti o bruxismo è una attività eccessiva, prevalentemente notturna, dei muscoli che muovono la mandibola. La forma più diffusa di digrignamento è il serramento (o bruxismo centrico) cioè l’attivazione dei muscoli elevatori che mantengono in contatto prolungato le due arcate dentarie. Il serramento è spesso abbinato al bruxismo eccentrico, movimenti orizzontali della mandibola in contatto attivo dei denti. Il bruxismo centrico insieme a quello eccentrico genera dei carichi devastanti sui denti, parodonto ed ATM e provoca usura precoce dei denti e spostamento di cui talvolta il paziente è consapevole (talvolta no). Le cause del digrignamento sono molteplici: fattori genetici, occlusali, psicologici (particolari situazioni psico-emotive), fattori chimici (uso di psicofarmaci, droghe, alcool e eccitanti).


Blocco della mandibola


Può succedere che il paziente dopo un rumore di scatto a una o entrambe le articolazioni temporo-mandibolari poste pochi millimetri davanti alle orecchie, abbiano difficoltà ad aprire la bocca per un blocco del meccanismo condilo-discale che permette l’apertura della bocca. Le cause sono sostanzialmente due: una malocclusione causata da estrazioni, ortodondonzia o protesi mal eseguite, oppure traumi quali il colpo della frusta di incidenti stradali.


Dolori al viso e al collo


Molti pazienti riferiscono dolori al viso, al collo, alla testa e all’orecchio che, per qualche ragione, sono in relazione con i denti (occlusione o singoli denti cariati o infetti con granulomi). Di solito il paziente si rivolge ad un neurologo oppure (soprattutto per l’orecchio) ad un otorinolaringoiatra oppure ad internet per cercare di risolvere il problema.


Cefalea


Come un Dentista o uno Gnatologo può intervenire in casi di mal di testa da malocclusione? La cefalea è un disturbo di cui soffre una percentuale elevata di individui. Le più frequenti sono emicranie e cefalee muscolo-tensive. Queste ultime sono spesso in rapporto con un disturbo occlusale e si giovano di una riabilitazione dell’organo della masticazione che può essere ortodontica o protesica (comunque effettuate da professionisti esperti di gnatologia). La riabilitazione va preceduta dall’uso di bite.


Acufeni


I cosiddetti acufeni (fischi o ronzii alle orecchie) possono essere in relazione con fenomeni di bruxismo e serramento dei denti. Soprattutto gli acufeni recenti possono rispondere positivamente all’uso di un ortotico progettato dallo gnatologo per contenere il bruxismo. Spesso gli acufeni si associano a sintomi disfunzionali quali cefalea, dolori al viso e alla nuca.


Click mandibolare


Le più moderne conoscenze di fisiopatologia neuromuscolare hanno mostrato che le artropatie temporo-mandibolari sono l’espressione di un quadro di disordine più vasto che investe l’intero apparato stomatognatico e può coinvolgere anche altri apparati.


L’alterazione più comunemente riscontrata da parte dello Gnatologo è la patologia intracapsulare che clinicamente esordisce con una piccola vibrazione o rumore, netto, più facilmente apprezzabile in fase di apertura orale ma presente anche in chiusura che è definito, con un termine onomatopeico “clic



Esami medici

Per quanto riguarda gli esami di approfondimenti che possono essere richiesti dallo specialista gnatologo, essi possono essere molteplici ed ovviamente dipendono dalla tipologia di problematica o patologia presentata dal Paziente.


Molto utilizzata è la Risonanza Magnetica per le articolazione temporo-mandibilari (o più comunemente chiamata Cinerisonanza). L’esame della Risonanza Magnetica delle ATM (articolazioni temporo-mandibolari) serve allo Gnatologo per capire il comportamento del disco articolare nelle varie fasi dell’apertura e chiusura della bocca. Un esame completo si chiama cine-risonanza ed è costituito da una serie di fotogrammi che descrivono, con un video, i movimenti condilo discali e tutte le patologie dei distretti articolari (spiazzamento del disco, fissità e vari tipi di aderenze della superficie superiore del disco e infiammazioni con versamenti intracapsulari). Altri esami altrettanto importanti per l’esperto di Gnatologia sono le Ortopanoramiche, TAC, Elettromiografia e Kinediografia.



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