DOMANDA
Salve mi scuso per la lunghezza del messaggio ma ci tengo a spiegare bene la situazione.Da quando frequento l'università, quando studio troppo (e quindi assumo una posizione scorretta e la mantengo per diverse ore) soffro di dolori al collo sopratutto al lato destro. In genere quando mi prendeva questo dolore bloccavo lo studio rimandando gli esami. Negli anni passati mi sono rivolta già ad un fisiatra e ad una fisioterapista, che mi hanno detto che è genetico e che paradossalmente l'unica maniera per non soffrire di questi dolori è quella di non studiare e non assumere queste posizioni. Ho conseguito la laurea triennale con difficoltà a causa di questi problemi ed ora sono iscritta al primo anno di specialistica. Durante lo studio per il primo esame, ho avuto dolori già dopo una settimana sempre al lato destro del collo, non potendo interrompere lo studio ho continuato a studiare assumendo differenti posizioni: sdraiata o seduta alla scrivania con un collare ortopedico morbido (in genere invece studiavo sempre seduta sul letto). Sono molto lenta nello studio, ho difficoltà a memorizzare i concetti velocemente; per questo sono costretta a studiare circa 10 ore al giorno (alle volte arrivo anche a 12) e di conseguenza non riesco più a far nulla: niente sport, niente uscite, niente svaghi; al massimo un'uscita una volta a settimana. Il dolore aumentava sempre più, non era più solo il lato destro ma tutto il collo, le spalle, la mandibola e cercavo di andare avanti attraverso antidolorifici e pomate. Dopo 2 mesi di sforzo continuo ho potuto sostenere l'esame che però mi è stato rimandato nello stesso giorno di un altro esame, quindi la tensione è aumentata maggiormente. La settimana dell'esame mi sono anche ammalata e quindi ho dovuto continuare a studiare ed a stressarmi nonostante la mia condizione fisica. Dopo i 2 esami ho iniziato ad avere emicrania fortissima; mi sono presa un giorno di pausa, ma il giorno successivo ho ricominciato a studiare per un altro esame dato che mi trovavo indietro per aver perso oltre un mese causa influenza durante il periodo natalizio, ma non sono più riuscita a studiare. Oltre all'emicrania ho iniziato ad avere anche vertigini. Ho interrotto lo studio ma ho continuato a seguire le lezioni all'università, ma senza successo poiché l'emicrania, le vertigini e il dolore al collo mi impedivano di concentrarmi. Ho smesso di seguire le lezioni e mi sono rivolta a 2 centri di fisioterapia; mi hanno visitata 2 fisiatri ed entrambi hanno riscontrato una fortissima contrattura e consigliato di fare massaggi e tecar. Dopo i trattamenti stavo leggermente meglio, ma massimo per una mezz'ora e poi tutto ritornava come prima. Ormai non potevo più neanche leggere, uscire per fare la spesa o semplicemente compiere gesti quotidiani come ad esempio pulire la casa. Tutti mi consigliavano di fare movimento, ma io ho sempre risposto che riesco a malapena ad alzarmi dal letto, figuriamoci fare sport. Sono tornata a casa dai miei e mi ha visitata un fisiatra e mi ha detto che poteva essere collegato all'ATM visto che soffro di leggero bruxismo. Sono andata dal dentista e mi ha detto che effettivamente ero molto contratta e che serravo i denti causa ansia e stress, e che dovevo farmi fare un bite, praticare sport per allentare le tensioni ed ho assunto un miorilassante per 10 giorni, il quale mi ha dato sollievo ma una volta interrotto tutto è tornato come prima. Sono andata da una gnatologa, che mi ha detto che il bite non è necessariamente la soluzione al mio problema ed avendo un costo elevato mi ha consigliato di praticare minimo un'ora di movimento al giorno per scaricare la tensione; le ho detto che riesco a malapena a camminare solamente "dritta" con l'ausilio del collare e lei mi ha detto di sforzarmi e di sopportare le vertigini, poiché secondo lei ho semplicemente somatizzato lo stress e lo scarico con questi dolori. Così ieri ho fatto 40 minuti di cammino e una volta tornata a casa ho tolto il collare ed ho provato a cucinare. Mentre cucinavo mi sono venute delle vertigini ed emicranie talmente forti da dovermi reggere ai mobili poiché rischiavo di cadere. Da ieri sera sto malissimo, i dolori sono peggiorati e mi sento ancora più irrigidita. Ho fatto già nelle settimane precedenti una visita neurologica (poiché mi pulsavano le tempie) con esito negativo (il neurologo ha riscontrato sempre il solito forte stress e contrattura) e una visita otorinolaringoiatrica (la visita è durata meno di un minuto e mi ha detto di rivolgermi a fisiatri, ortopedici poiché non ha riscontrato nulla). Ogni mattina mi sveglio con i denti serrati e dolori a denti e mandibola, appena mi muovo minimamente ho vertigini ed emicranie per tutto il giorno. Il dolore al collo è partito più di tre mesi fa ed è poco più di un mese che ho vertigini ed emicranie persistenti e che sento la mascella scattare e noto di serrare i denti.Non so più a chi rivolgermi per poter tornare a "vivere". Grazie
RISPOSTA DEL MEDICO
Gentile Paziente, il suo problema ha indicazioni nettamente di natura gnatologica. E' chiaro che è presente uno squilibrio complessivo che le provoca le suddette sintomatologie. Senza dubbio la sua situazione richiedere opportuni interventi di carattere gnatologico che potranno senz'altro giovare alla sua situazione.