DOMANDA
Gentilissimi dottori, sono uno studente universitario e ho 23 anni. Vi scrivo perché, ahimè, da circa un anno a questa parte soffro di acufeni. Premetto che non fumo, non bevo alcolici, faccio sport regolarmente e seguo una dieta mediterranea abbastanza varia, anche se mangio spesso carne. Circa un anno fa, precisamente a novembre 2014, ho iniziato ad avvertire un suono simile ad un soffio nell’orecchio destro, specialmente la sera prima di addormentarmi. Inizialmente non ci ho fatto molto caso ma con l’andare dei giorni mi sono accorto che questo disturbo si stava rivelando alquanto fastidioso. Decisi di recarmi subito da un otorinolaringoiatra che mi sottopose ad impedenzometria ed esame audiometrico, non riscontrando nulla di anomalo. Anzi, evidenziò che il mio udito era addirittura superiore alla norma, poiché la mia soglia uditiva era di 10 dB su tutte le frequenze testate con l’esame audiometrico. Il dottore effettuò inoltre una rinofaringoscopia, non evidenziando nulla di anomalo nel setto nasale e in gola, così mi congedava dicendomi che era probabilmente un disturbo passeggero causato dallo stress. Ho effettuato due volte a distanza di 6 mesi una risonanza magnetica dell’encefalo e dell’angolo ponto-cerebellare con mezzo di contrasto, ma non è stato rilevato nulla di anomalo. Passavano i mesi ma il mio fastidio non passava, anzi: quest’estate ho iniziato a sentire un acufene simile ad un rombo a bassa frequenza all’orecchio sinistro, specialmente quando ero steso sul letto. Infastidito nuovamente da questo disturbo, decisi di sottopormi ad una visita specialistica, questa volta presso una struttura pubblica. Il medico otorinolaringoiatra che mi ha visitato mi ha sottoposto ad un esame impedenzometrico, uno audiometrico e una rinofaringoscopia, non riscontrando nulla proprio come l’altro medico che mi aveva visitato in precedenza. Questo dottore però mi ha suggerito di sottopormi ad una visita da un chirurgo maxillo-facciale per verificare che non ci fossero disturbi all’articolazione temporo-mandibolare. Il chirurgo maxillo-facciale durante la visita ha notato che la mia apertura della bocca non era molto grande, così mi ha prescritto una panoramica dei denti e una radiografia della bocca. Dalla panoramica non è risultato nulla di anomalo mentre dalla radiografia è risultata una discreta asimmetria dei condili mandibolari. Per approfondire meglio la questione, lo stesso dottore mi ha suggerito di effettuare una TAC all’articolazione temporo-mandibolare e all’orecchio interno, ma non è stato rilevato nulla di anomalo in entrambi gli esami. Preciso che l’acufene all’orecchio sinistro (il rombo a bassa frequenza) è quasi svanito col tempo e si ripresenta rare volte, mentre quello all’orecchio destro (soffio) è continuo. Il mio medico di famiglia ha suggerito che il problema potrebbe essere causato dal microcircolo, ma non ha saputo indentificare la causa certa. Mi sono altresì accorto che, muovendo il collo irrigidendone i muscoli o premendo con le dita vicino all’orecchio destro il mio acufene cambia o talvolta si riduce finchè non rilascio i muscoli, dopo di che sento degli scricchiolii e l’acufene torna come prima o addirittura un po’ più forte per una manciata di minuti. Siccome pratico una attività sportiva di pre-pugilistica con allenamenti al sacco (non ho mai combattuto sul ring) e mi sono accorto che la muscolatura del collo sul lato destro è più rigida, può essere stata la postura e l’ipertono muscolare ad aver creato un irrigidimento muscolare al collo tale da generare gli acufeni? Non so veramente quale possa essere la causa di questo problema, anche perché non frequento luoghi molto rumorosi come le discoteche e sono sempre stato attento alla mia salute. L’unica cosa che mi viene in mente è che, più di un anno fa, precisamente un mese prima della comparsa dell’acufene, giocando a calcetto ho ricevuto una pallonata in testa sulla parte alta della cartilagine dell’orecchio destro. Che sia stata una semplice pallonata ad aver creato tutto questo? Se sì, che danno ha creato se dagli esami strumentali non risulta nulla? Mi piacerebbe sapere se esistono centri altamente specializzati per la diagnosi e la cura a 360 gradi dell’acufene, perché io, ad oggi, non so neanche quale sia stata la causa scatenante. Non so più che pesci prendere, spero possiate darmi una mano e vi ringrazio per la disponibilità.
RISPOSTA DEL MEDICO
Gentile Paziente, grazie per il suo interessamento. La situazione riportata è decisamente articolata e senza dubbio le consiglierei una valutazione specialistica